venerdì 20 febbraio 2009

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Nostalgia anni '70 nella notte dello Space
Carlo Conti, Marco Baldini e tanti altri grandi dee-jay del passato saranno tra i protagonisti di «One night only», il primo revival nazionale interamente dedicato alla discomusic

Foto tratta dal gruppo Facebook I love disco
«Born to be revival». Nostalgia a zampa d'elefante, palla rotante specchiata per incantare lo sguardo e zeppe su cui zompettare: perché Tony Manero non è mai passato di moda ed è tempo per il suo completino bianco di uscire di nuovo fuori dai polverosi bauli della memoria. Stasera, allo Space Electronic di via Palazzuolo, ore 22: «I love disco party». La Firenze discotecara di fine anni '70 era una città «dove si poteva arrivare in macchina fino a piazza della Repubblica ». Così la ricorda il consigliere comunale del Pdl Massimo Pieri, co-organizzatore insieme con l'amico e compagno di partito Paolo Marcheschi del doppio compleanno di stasera: lo Space compie 40 anni, dieci candeline in meno invece per la discomusic e il suo brano emblema, «Born to be alive» di Patrick Hernandez.
IL GRUPPO SU FACEBOOK - Ed ecco che la generazione de «La febbre del sabato sera », sospinta su Facebook dal gruppo «I love disco» fondato da Marcheschi (e che ha raccolto, dallo scorso novembre, oltre 1800 iscritti di ogni età), si ritrova per una sera «nella più internazionale delle discoteche di fine anni Settanta». E festeggia «con obbligo di look alla John Travolta» (info: 335721776). Tutti in pista, «e siamo già più di mille», raccontano gli organizzatori che in collaborazione con Enic meeting & event hanno messo in piedi un happening capace di far risvegliari pruriti danzerecci di personaggi come Carlo Conti, Marco Baldini e Gianfranco Monti, dj allora, inguaribili discomaniaci anche oggi. «Sarà 20 anni che non metto dischi!» ha esclamato Monti, attore e celebre voce radiofonica fiorentina. «Quello è stato il periodo più bello della mia vita: divertimento allo stato puro grazie a un concetto diverso di aggregazione». Ricorda: «Ci divertivamo solo con la musica e le ragazze, in modo ‘‘sano'', e si cominciava alle 22 per chiudere alle 1.30... a esagerare». Non come adesso, che «se non bevi non ti diverti». E poi il look: «Se ripenso a come ci vestivamo mi vergogno, non ricordo dove riuscivo a mettere il mignolo da quanto era tutto stretto: ero veramente un bischero!».
LA FIRENZE DI ALLORA - «Abbiamo cercato di dare un'immagine positiva della Firenze di allora — spiega Pieri — di quando al calcio storico giocavano idraulici e pompieri, pizzicagnoli e vigili urbani, ovvero i discendenti delle antiche arti e mestieri ». In quegli anni a Firenze «si sono formati personaggi di livello nazionale come Conti e Baldini — continua — e dj divenuti oggi artisti di livello internazionale». Carlo Conti, Marco Baldini e tanti altri grandi dj del presente e del passato come Simone Fanfani, Enrico Tagliaferri, Marco Figiani, Riccardo Cioni, ma anche appassionati come Giancarlo Antognoni e Stefano Gabbrielli, saranno alcuni dei protagonisti dell'evento. Ma le vere protagoniste saranno le canzoni, intramontabili, come «Don't let me give to understood» e «I will survive». Monti è sicuro: «È in assoluto la musica da discoteca più bella mai esistita».
Edoardo Semmola19 febbraio 2009 www.corriere.it

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