sabato 6 dicembre 2008

"Il Billionaire"

Il marchio Billionaire, nato nel 1998, è ormai diventato nel gergo comune un sinonimo di lusso. Inizialmente esso designò una nota discoteca di Porto Cervo in Sardegna, frequentata da molti VIP del mondo dell'industria e della finanza italiana, appartenente a Flavio Briatore, direttore sportivo della scuderia di Formula 1 Renault.
La discoteca di Porto Cervo è collocata tra due promontori e si affaccia sul golfo Pevero. Il locale si trova all'interno di una villa di tre piani, al suo interno si trovano stili mediterranei, ma anche etnici orientali e addirittura egizi. Il locale non ha solo lo scopo del divertimento ma è anche diventato un luogo di comunicazione, già utilizzato in tal modo da aziende anche emergenti come Guru.
Il marchio ora viene utilizzato anche per un secondo locale a Cortina D'Ampezzo, aperto nella stagione invernale. Recentemente è diventato anche un marchio di vestiti e accessori per l'alta moda per uomo chiamato Billionaire Italian Couture. Infine, è stata creata Billionaire life, una società che gestisce i due club e gli altri settori legati all'intrattenimento come Billionaire in Tour, uno spettacolo organizzato nelle varie discoteche d'Italia.
Esistono inoltre Billionaire Magazine, un giornale sul mondo Billionaire, cioè il mondo del lusso e delle belle donne, e un programma televisivo con analoghi argomenti chiamato Billionaire TV trasmesso da Match Music su SKY TV. Viene anche organizzato un concorso di bellezza per diventare ragazza Billionaire.
Nel 2008, in occasione del Gran Premio di Formula 1 di Montecarlo, è stato inaugurato il terzo locale della catena Billionaire presso il Fairmont Hotel, nota struttura alberghiera del principato.

giovedì 4 dicembre 2008

Le terribili Selezioni all'entrata

La maggior parte delle discoteche effettuano all'ingresso una selezione. Essa consiste nel far entrare alcuni elementi e nel non farne entrare altri (in gergo popolare "rimbalzare"). Le selezioni possono avere diversi obiettivi: uno potrebbe essere quello di garantire nel locale la massima sicurezza per i frequentatori; i buttafuori, infatti, si impegnano, in genere, a non far entrare elementi che, per come si presentano, possono suscitare apprensione fra la gente e ad espellere immediatamente quelli che provovano disordini all'interno del locale. Ma spesso le finalità vanno ben oltre la sicurezza: le dimensioni contenute dei locali spingono infatti i buttafuori a dare priorità ad elementi che presentano determinate caratteristiche; in genere le selezioni si basano sull'abbigliamento dei frequentatori; molti locali infatti tendono a richiedere, per chi volesse entrare nel locale, di indossare determinati indumenti, in genere una camicia o una giacca, e a lasciare fuori coloro che non presentano un abbigliamento consono. Sovente, poi, i gestori chiedono che i frequentatori prenotino l'ingresso in anticipo e spesso organizzano delle apposite liste d'ingresso: chi vuole entrare deve indicare all'ingresso la lista della quale vuole fare parte e vengono conteggiate le persone facenti parte di quella determinata lista. Ciò permette ai gestori di controllare meglio l'affluenza nel locale.
Le discoteche possono avere una selezione più o meno rigida a seconda, di solito, della rilevanza di tale locale nel mondo della bellavita. Discoteche come ad esempio l'hollywood, dove è molto frequente che vi entrino personaggi famosi del mondo dello spettacolo, dello sport e del gossip, tendono ad attuare selezioni generalmente molto ferree e il giovane, per entrarvi deve essere fortunato a presentarsi con l'abbigliamento giusto al momento giusto; in alcune, invece, la selezione è pressoché inesistente.
In genere, le discoteche, avvisano la clientela di questa scelta ponendo sui propri inviti la scritta "selezione all'ingresso".
Queste selezioni però vanno contro la legge italiana. Il codice civile infatti cita che "il titolare di un'esercizio pubblico (e la discoteca è a tutti gli effetti un'esercizio pubblico) non può vietare l'ingresso e/o l'usufrutto di beni e/o servizi al cliente che ne corrisponde il dovuto prezzo. L'eccezione è fatta per l'individuo che si presenta in evidente stato violento, di ebbrezza o di alterazione psichica". Gli stessi "buttafuori" non possono respingere una persona all'ingresso e nemmeno allontanarla dal locale: infatti, sempre secondo il codice civile, gli addetti alla sicurezza dei locali possono al massimo limitarsi a trattenere il soggetto ed a chiamare le forze dell'ordine".

Sicurezza in disco



Alcune discoteche si avvalgono ancora di buttafuori per controllare l'accesso al locale e la sicurezza al suo interno,anche se la normativa vigente in Italia ha ormai drasticamente modificato anche questa figura "storica" dei locali mutandola nel nuovo "Responsabile della Sicurezza" . Questa nuova figura è inserita ,quasi sempre,in una struttura aziendale esterna ai locali che con essi stabilisce un contratto di collaborazione improntato sul "Controllo dei flussi delle persone e sul servizio di sorveglianza " del locale. Molte di queste società sono regolarmente dotate di nullaosta Prefettizio che consente appunto di svolgere soltanto attività di controllo sui flussi nei locali poiché la "Sicurezza" è completamente e inderogabilmente delegati solo alle Autorità di Polizia che vigilano sull'incolumità dei cittadini. Altro aspetto della "sicurezza" in ambito (soprattutto,ma non soltanto) della Discoteca è anche il "famigerato" Art 100 T.U.L.P.S (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) del 1931 che recita:" Il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata" che comporta in alcuni casi anche la chiusura di oltre 30 giorni per un locale nel quale si verificano atti a turbare l'ordine pubblico (quali risse,ferimenti o aggressioni). Molte volte i cosiddetti buttafuori erano coinvolti in incidenti potevano portare le Autorità ad applicare l art 100 e che causavano ingenti perdite economiche ai gestori (per non parlare dei dipendenti che restavano senza lavoro). Per questo motivo in molte città e località turistiche si è preferito sostituire la figura poco professionale ( e a volte di dubbia provenienza ) del buttafuori con una più preparata e professionale,ma che soprattutto possa rispondere della propria responsabilità oggettiva.

mercoledì 3 dicembre 2008

"Gli anni 2000 e la discoteca"

Gli anni 2000 raramente vedranno inaugurare locali di grandi dimensioni e la tendenza resta quella delle piccole discoteche che suonano generi diversi a seconda del tipo di serata. Emerge e si afferma dapprima il disco-bar e poi il disco-dinner. Il primo è un pub ad ingresso libero ma a consumazione obbligatoria e che propone spesso lo stesso tipo di serata delle normali discoteche ma ad un prezzo inferiore. Il secondo è un locale (spesso si tratta di vecchie discoteche o pub di medie dimensioni) che nella prima fascia oraria della serata (20.00 - 24.00) effettua anche il servizio di ristorazione, organizza eventi (meeting), ha uno staff di animazione e nella seconda parte della serata (dalle 24.00 in poi) svolge lo stesso programma dei Disco-bar. Il primo è frequentato prevalentemente da ventenni, il secondo da trentenni. Si afferma come serata di svago anche il venerdì sera. Ad inizio decennio ci sarà anche una vera e propria riscoperta della musica dei decenni passati e quindi del revival: saranno moltissimi i locali e le discoteche che riproporranno la musica degli anni settanta, anni ottanta ed i "mitici" anni sessanta. Le grandi discoteche che hanno caratterizzato gli anni novanta continuano comunque a sopravvivere, soprattutto nelle località estive italiane ed europee (es. Riccione ed Ibiza). Le discoteche più piccole di provincia o di città mostrano una tendenza a scomparire in favore dei disco-bar. Tuttavia, anche nei luoghi di villeggiatura giovanili più famosi come la riviera romagnola ed, all'estero, Ibiza, s'inizia ad affermare il "locale sulla spiaggia": si tratta di stabilimenti balneari adiacenti che accorpandosi, sfruttano lo spazio guadagnato per offrire fino a tarda notte, una valida alternativa alla classica serata in discoteca. Attualmente si rivelano essere la maggiore minaccia di perdita di utili per le vecchie discoteche.Inoltre, dopo un'apparente rinascita negli anni 2000-2002, a metà del primo decennio del terzo millennio subentra una pesante crisi creativa della produzione della musica dance, e ,di riflesso, si assiste ad un significativo calo d'interesse collettivo per le discoteche. Nel 2006 farà scalpore la chiusura della mega-discoteca Cyborg (Attigliano - Tr) dopo 13 anni di attività: di fatto viene a mancare un locale storico del centro Italia che richiamava giovani dal Lazio, dalla capitale, dall'Umbria e dalla Toscana. Per contro c'è un'affermazione del ballo di coppia latino-americano che coinvolge prevalentemente i giovani di età superiore ai 25 anni. Molteplici saranno i locali da ballo che, rinnovati nel nome e negli arredi, proporranno un programma musicale esclusivamente latino-americano. Altrettanto numerose saranno le discoteche di massa che riproporranno la musica dei decenni passati, ospitando talvolta anche gli artisti stessi che resero famosa la dance negli anni 80 e 90.

"Gli anni '90 e la discoteca"

Gli anni novanta iniziano con una selezione di generi musicali che interessa anche le discoteche. Ci sono discoteche che propongono esclusivamente musica techno mentre altre solo House. Nelle discoteche di maggiori dimensioni, in sale separate, si suonano entrambi ed altri generi e pertanto s'impone definitivamente il modello della discoteca multisala (la sala Privè, dove si accede spesso solo su invito, sarà presente in quasi tutte le grandi strutture). È questo il periodo in cui in Europa verranno inaugurate le ultime grandi discoteche nate ex-novo; in Italia possono essere menzionati il Prince (1991) di Riccione ed il Cyborg (1993) di Attigliano (Tr) (quest'ultima si svilupperà su una superficie di 4000 m2). In seguito non si assisterà più ad alcun evento musicale di rilievo tale da richiedere la costruzione di nuovi grandi locali.C'è anche un'affermazione dei sottogeneri musicali e quindi dei locali ad essi collegati: si assiste alla nascita del genere "fashion" che diverrà sinonimo non solo di musica House raffinata (che farà da colonna sonora anche alle varie sfilate di alta moda) ma anche di locale frequentato da gente più adulta e danarosa (è la musica dei Privè). La musica "commerciale" sarà la preferita dagli adolescenti e che torneranno a far funzionare le discoteche anche la domenica pomeriggio.All'interno del genere Techno si assiste anche in questo caso all'affermazione di vari sottogeneri: Dream, Trance e Progressive. Poiché c'è un'esaltazione della figura del DJ che in questo periodo inizia a diventare una vera e propria star ed allo stesso tempo innumerevoli sono le sperimentazioni di nuovi suoni, i locali che si specializzano in questi vari sottogeneri tendono ad essere tematizzati in stile hi-tech ed "alieno", quasi a sottintendere che questo tipo di musica provenga da un altro mondo o che appartenga ad altra natura. Queste discoteche verranno frequentate prevalentemente da giovani (prevalentemente 17-22 anni) di tutte le classi sociali e che non cureranno molto il vestiario firmato quanto più quello di moda e degli accessori.Questo è il decennio in cui le discoteche raggiungono il loro massimo splendore, accendono una vivace concorrenza ed un'attività a pieno regime. Molti locali si rinnoveranno negli arredi e si tenderà a far prevalere le linee curve e l'impatto visivo dei colori.È un decennio che in definitiva non mostra alcun tipo di crisi del settore ed in cui s'investe molto: ristrutturazioni di vecchi locali, ampliamenti con aggiunta di ulteriori sale, negozi interni che vendono gadget con il logo del locale (cosa introdotta in Italia già negli anni settanta da la Baia degli Angeli), apertura di succursali in altri paesi (come nel caso del Pacha di Ibiza), ed addirittura parchi divertimento che restano aperti nelle ore notturne ospitando al proprio interno discoteche (è il caso italiano di Aquafan e Mirabilandia). Sussiste una vera e propria imprenditoria delle discoteche. Alcune diventano dei veri e propri marchi di produzione (o etichetta nel gergo discografico): è il caso del Ministry of Sound di Canterbury (UK) inaugurata nel 1991. Questo fatto è dovuto anche alla concomitanza di un altro periodo florido della produzione discografica: se il 1978-1979 è stato il biennio più produttivo per la disco-music, il triennio 1993-1995 è stato senza dubbio un altro periodo in cui la musica da discoteca ha regnato incontrastata le classifiche. Data l'eterogeneicità delle frequentazioni delle grandi discoteche (che in questo periodo raggiungono anche le cinquemila presenze per serata) si torna a fare selezione agli ingressi o preventivamente sul prezzo d'ingresso. Molte discoteche estendono la propria attività diventando anche ristorante (il che si ricollega agli albori del periodo delle discoteche). In definitiva gli anni novanta si concludono molto positivamente per i locali notturni: accanto alle ormai affermate discoteche, sorgono moltissimi locali di modeste dimensioni ma che si specializzano in differenti generi non necessariamente ballabili come il rock, il reggae, l'heavy metal, l'elettronica, lo ska, il punk, l'afro. Si assiste anche all'affermazione di locali per il ballo di coppia più esotico come il latino americano.bby Wikipedia.

"Gli anni'80 e la discoteca"

Con il cambio del decennio e del genere musicale, la Disco Music esce di scena e viene sostituita dalla musica elettronica.In questo periodo si assiste anche ad un significativo cambio di tendenza delle discoteche europee rispetto a quelle americane.Se è vero che la nascita della disco avviene negli USA, è anche vero che saranno sempre gli Stati Uniti a respingere sia la disco music che il concetto di discoteca. Per il pubblico statunitense infatti la discomusic risulta un genere troppo futile e privo di contenuti e nell’immaginario collettivo resta collegato indirettamente al mondo gay (è il periodo degli slogan reazionari come "Disco Sucks"). I locali che sorgeranno in seguito allo Studio 54 (già in crisi nel 1980) saranno per lo più di medie dimensioni e collegati alla musica rap, pop e rock (spesso eseguita dal vivo) e quindi più eterogenei e meno eccessivi di come era senza dubbio lo Studio 54. Questo fatto comunque non significa che la musica dance verrà ripudiata negli USA, anzi, semplicemente non verrà più considerata l’unica protagonista del sabato sera.
In Europa invece, il modello della discoteca intesa come luogo di divertimento collettivo, d’incontro e spettacolo avrà un enorme successo. Nei primi anni ottanta in tutta Europa si assiste infatti alla costruzione di locali volti ad ospitare una grande affluenza di pubblico ed infatti le frequentazioni delle discoteche risultano sempre più eterogenee e sempre meno selezionate. I locali da ballo nati ad inizio anni settanta semplicemente come sale liscio, in questo periodo provvederanno ad ampliarsi con nuove strutture adiacenti e divenire quindi anche "discoteca": in questo modo i gestori aumentano la propria offerta di svago notturno. Sempre in relazione al successo della musica elettronica (l'uso a tutto campo del sintetizzatore), dell'era digitale (iniziano a diffondersi i PC) e del mito dell'alta tecnologia, nella prima metà del decennio 80 non è azzardato assimilare le discoteche a dei luna-park della musica e del ballo. Anche le scenografie di studi di trasmissioni televisive popolari e di varietà ricreano in tutto vere e proprie discoteche: in Italia, nell'edizione del 1983 del Festival della canzone italiana di Sanremo verranno utilizzati raggi laser scenografici, mentre altre trasmissioni come "Fantastico" verranno ricordate per le sigle esplicitamente dance. In Italia ed in Europa si assiste anche all’esplosione della musica dance “made in Italy” cosa notevole se si considera che negli anni del boom della disco music (1977-1979) non si annovera praticamente alcun successo di matrice italiana.E’ in questo periodo che a Londra, Ibiza e Francoforte nasceranno alcuni dei locali più famosi del mondo ed ancora oggi all'avanguardia. Anche in Italia , sono i primi anni ottanta che vedono sorgere le grandi strutture anche in provincia.
Contrariamente a quanto lasciavano intendere le tendenze dell'epoca, saranno ancora gli Usa a lanciare un nuovo tipo musica e di discoteca. A metà degli anni ottanta, a Chicago apre il "Wharehouse Club" (letteralmente "club magazzino") dove viene suonata una musica selezionata esclusivamente dai DJ e non quella che viene trasmessa dalle radio. È la nascita ufficiale della House Music e del fenomeno "Club Culture": per la prima volta il DJ non si limita solo a mixare i brani ma tecnicamente è anche lui stesso che fa musica sovrapponendo diverse basi. Le frequentazioni di questi locali sono mosse esclusivamente dal tipo di musica suonata e che verrà denominata "di tendenza". A differenza delle discoteche protagoniste negli anni settanta e primi anni ottanta, che si descrivevano a mezzo di cangianti scenografie, luci colorate, tubi al neon e piste da ballo luminose, questi nuovi locali si caratterizzano per le atmosfere buie, l'essenzialità degli arredi e talvolta per una pubblicità basata più che altro sul passaparola piuttosto che su insegne e cartelloni pubblicitari.In Italia primi esempi di discoteche che ricalcano questo modello di locale sono: il Cocoricò di Riccione aperto nel 1987 (sebbene la musica suonata sia prevalentemente Techno e non House) ed il RedZone Club di Perugia aperto nel 1989 (entrambi ancora in attività e considerati ormai locali storici).Altre discoteche verranno arredate a tema: nella seconda metà degli anni 80 e fino ad i primi anni 90, molteplici saranno i locali che richiameranno negli arredi e scenografie gli stili romano, gotico, arabesco ed egizio. Sul finire degli anni ottanta si afferma anche il genere antagonista della musica house: il genere Techno. Questo genere, caratterizzato da un ritmo più aggressivo, più duro e più elettronico della House, si distinguerà inizialmente soprattutto grazie ad un fenomeno andato in voga fino a metà degli anni novanta : il rave party. Si tratta essenzialmente di serate organizzate clandestinamente in luoghi dimessi e quindi privi di autorizzazione (come industrie abbandonate) e spesso anche in radure all'aperto. Le attrezzature vengono noleggiate dagli organizzatori e la pubblicità, che può far arrivare partecipanti anche da oltre i confini nazionali, è essenzialmente basata sul passaparola.Nelle discoteche di maggiori dimensioni, inizia a diventare sempre più diffuso il concetto della "multisala": ad una sala principale di grandi dimensioni, ne vengono affiancate altre di dimensioni inferiori ma specializzate in musiche più all'avanguardia.Sul finire degli anni ottanta nascono anche le cubiste: ragazze che ballano su cubi rialzati rispetto alla pista e che hanno lo scopo di animare la serata.by Wikipedia.

martedì 2 dicembre 2008

"Gli anni'70 e la discoteca"

Nonostante il notevole successo, agli inizi degli anni settanta i locali da ballo sono ancora in larga misura ambienti a cui viene cambiata la destinazione d'uso: scantinati, magazzini, autorimesse e cinema dimessi. Solo successivamente e comunque sporadicamente, verranno interessati anche dall'edilizia.. Il "Ritual" (1973) di Baja Sardinia ed il "Baia Degli Angeli" (1974) di Gabicce Mare (ribattezzato e tematizzato in stile romano nel 1985 come "Baia Imperiale" ) sono i primi esempi italiani di locali da ballo isolati dal circostante contesto urbano.Nei primi anni settanta torna di moda anche il ballo più classico: il liscio (promosso da Raoul Casadei). Sorgeranno quindi in questo periodo pure le prime strutture caratterizzate dalle ampie luci strutturali delle sale da ballo (dovute alla necessità di grandi piste senza ostacoli per garantire un facile movimento) e dalla presenza delle orchestre che suonano dal vivo. Significativo è il fatto che con questo tipo di locali il ballo non resterà più prerogativa solo dei giovani ma diverrà abitudine anche per la gente molto più anziana.Sono comunque gli anni settanta che vedranno la nascita della discoteca come viene intesa ancora oggi.Infatti è nel 1977 con i locali di New York come lo Studio 54, il Paradise Garage, il 12 West od il Flamingo che si fissa la nascita ufficiale della discoteca odierna. Il successo è anche dovuto all'esplosione del genere musicale Disco Music, celebrato ed in parte promosso anche dal film "la febbre del sabato sera" (1977). Fino ad allora infatti, la musica concepita esclusivamente per ballare (non ancora chiamata musica dance) veniva prodotta prevalentemente per la stagione estiva; i locali da ballo, che funzionavano essenzialmente la domenica pomeriggio (d'inverno) e la sera (ma raramente fino alle 5 del mattino), alternavano ciclicamente nella stessa serata balli lenti e veloci. Le case discografiche quindi, non investivano molto nel genere ballabile, anche perché non vi era la necessità, in quanto, i locali da ballo fungevano più che altro da luoghi d'incontro o dove fare nuove conoscenze. Con l'avvento della Disco Music invece, si assiste ad una vera e propria imposizione di un nuovo genere non più semplicemente "ballabile" ma, appunto, "da discoteca". Cambia radicalmente la concezione del "locale" dove trascorrere la serata: si va in discoteca non tanto per incontrarsi e per conoscersi quanto più per divertirsi ed essere protagonisti. La Discoteca diventa il locale di ritrovo giovanile dove le etichette sociali non contano più nulla. Una produzione discografica intensissima e senza precedenti per la Disco Music, la stravaganza dell'abbigliamento, delle acconciature e soprattutto gli eccessi talvolta legati all'uso di droghe ed al sesso occasionale [senza fonte] (il virus HIV non si è ancora diffuso), descrivono al meglio questo fenomeno e caratterizzerà gli anni che vanno dal 1977 al 1979. I locali come lo Studio 54 sfrutteranno appieno tutta la produzione discografica del momento ed elimineranno subito dalle proprie serate il ballo lento. Lo Studio 54 in particolare, si distinguerà immediatamente come un locale diverso da tutti gli altri: apre i battenti tardi, gli ospiti sono celebrità del mondo del cinema e dello spettacolo, le luci, gli impianti audio, le scenografie e le coreografie hanno lo scopo di stupire e di far sentire i frequentatori al centro di un vero e proprio spettacolo. S'inizia a vivere la notte nella sua interezza. Numerosissime saranno le discoteche in Italia e nel mondo che nasceranno ispirandosi proprio al modello di questa discoteca newyorkese. Il già esistente Baia degli Angeli (oggi Baia Imperiale) di Gabicce Mare resta probabilmente l'esempio italiano più famoso di emulazione dello Studio 54: ospiti di fama nazionale ed internazionale, alta tecnologia degli impianti luci ed audio, serate che durano fino all’alba (quando le altre discoteche chiudevano alle 2).Va anche evidenziato che proprio sul finire degli anni settanta emerge la moda dello spazio e della fantascienza più commerciale. Il successo di film come Guerre Stellari o serie televisive come Star Trek si rifletterà notevolmente anche nel mondo delle discoteche: molte di esse verranno arredate e soprattutto illuminate in modo da emulare interni di astronavi (pedane luminose, specchi, lamiere stirate, tubi al neon ad accensione sequenziale, consolle su ascensori), il che si riconduce anche all'esigenza di evasione e di estraniazione a livello sociale dalle difficili situazioni politiche nazionali ed internazionali (in Italia è il periodo degli anni di piombo

"Gli anni '60 e la discoteca


Fino ad i primi anni sessanta, i luoghi di villeggiatura (termali e balneari) erano caratterizzati dalla presenza dei club sportivi ("sporting club") che integravano la propria offerta di svago con balere e locali piano-bar spesso selettivi nelle frequentazioni. Con l’avvento del benessere economico generale degli anni 1962-1963 si assiste anche alla nascita di locali di svago e d’incontro per un turismo più popolare e meno classista. In Italia è sulla riviera toscana della Versilia e sulla riviera romagnola che sorgono i primi grandi locali che propongono musica giovanile e che molto spesso ospitano gli artisti dei successi stagionali del momento (come i concerti organizzati alla Capannina di Alassio, la Bussola di Marina di Pietrasanta e l'altra storica Capannina di Forte dei Marmi ).Questi locali (spesso all'aperto) vengono organizzati con una pista da ballo, consolle del Dj, palco per ospitare complessi e cantanti, bancone del bar e spazi adibiti alla sosta ed alla conversazione.Durante l’inverno, i locali da ballo sono ubicati nei grandi centri urbani e risultano molto più contenuti nelle dimensioni che negli intenti: ci si può ricondurre essenzialmente all’idea di bar, ristoranti e caffè (presenza dei Jukebox) in cui si può anche ballare. Anche gli orari di funzionamento si adeguano a quelli lavorativi cittadini, ragion per cui solo i sabati sera e le domeniche pomeriggio vengono interessate dal ballo. Questi locali, che in larga misura si limiteranno a riprodurre la musica, si caratterizzano fino alla seconda metà degli anni settanta per una selezione musicale molto eterogenea: si spazia dal rock al lento. Tuttavia ci saranno locali come il Piper di Roma che si distingueranno per promuovere prevalentemente musica dal vivo ospitando (e talvolta lanciando) gli artisti più giovani.
by Wikipedia.

lunedì 1 dicembre 2008

"Benvenuti"

Benvenuti sul blog dei migliori locali italiani,buona navigazione.
Segnalateci i vostri migliori locali,sarà un piacere inserirli nel nostro blog virtuale del divertimentooooooooooooo!!!!!!