lunedì 23 marzo 2009

"Cocoricò"

Il Cocoricò di Riccione è una delle discoteche più famose d'Italia. Negli anni novanta è stata un'icona della musica techno italiana. Aperta nel 1989, si trova fra le colline di Riccione, tra la città e l'uscita dell'autostrada A14.
Fino alla fine degli Anni '90, caratteristica del locale era di cambiare allestimento delle cinque sale principali due volte l'anno, seguendo ma spesso anticipando mode e tendenze. L'ideatore dei temi delle scenografie e creatore di gran parte del locale è stato fino al 2006 il direttore artistico Loris Riccardi. Icona del locale era la trasgressione ed il divertimento.
La sala principale è la Piramide, una struttura in vetro con pareti trasparenti appunto a forma piramidale che rappresenta l'idea di ascensione mistica, richiamando una visione d'infinito e creando un ambiente unico nel suo genere e particolare.
Titilla è la seconda sala per importanza ed è specializzata nella musica house. Qui sono passati dj italiani ed esteri di fama internazionale come Alex Neri (Planet Funk), Francesco Farfa.
Dj resident della Piramide sono stati fra gli altri Gianni Parrini, Stefano Bratti, Cirillo, Ricci Dj, Saccoman, mentre in Titilla padroni di casa sono stati Claudio di Rocco e Ralf.
Nel 1994 venne aggiunta una nuova sala, Morphine, con il dj Davide Lovecalò e la performer, attrice e cantante Niconote* aka Nicoletta Magalotti. Anche questo spazio, che nel tempo ha cambiato forma e contenuto ha ospitato nomi importanti nel panorama musicale alternativo e ospiti illustri, anche totalmente lontani dal mondo della notte. Morphine dedicato alla musica elettronica e ambient è stato chiuso poi nel 2006.
Nel 1999 nasce la sala all'aperto Ciao Sex , dedicata al pubblico gay e ora chiusa e nel 2004 la sala Strix, ambiente trasgressivo situato nel bagno delle donne.
Fino al 2003 locale proponeva prevalentemente techno o trance. In seguito con il cambio dei DJ si passò ad un genere più vicino all'hard-trance e al minimal-techno, fino all'anno successivo e alla affermazione della house, salvo che in speciali serate come ad esempio Memorabilia, la serata per eccellenza del locale che si svolge tre volte l'anno, solitamente nei mesi di febbraio, luglio e novembre (dal 1995, una serata in cui vengono proposti brani prodotti dopo il 1990 di genere trance, techno, progressive, hardcore) i principali dj di queste serate sono: dj Saccoman, dj Cirillo, dj PCP, Sensoria e dj Ricci jr.
Nei sabati successivi del mese la discoteca ospita solitamente djs come Claudio Di Rocco, Giusy Consoli, Alex Neri, Federica Babydoll e tanti altri numerosi "guest" di fama nazionale ed internazionale.
Il Cocoricò collabora con famosi staff quali: "Diabolika", "Les Folies de Pigalle", "P:Gold", "Cocoon", "Minus" e "Docshow".
Il locale è aperto tutti i sabati da settembre a giugno (salvo anche aperture infrasettimanali come per Halloween, Capodanno, Pasqua ed altre festività, durante luglio ed agosto è aperto quasi tutte le notti.

venerdì 20 febbraio 2009

Notizie quà e là....

Nostalgia anni '70 nella notte dello Space
Carlo Conti, Marco Baldini e tanti altri grandi dee-jay del passato saranno tra i protagonisti di «One night only», il primo revival nazionale interamente dedicato alla discomusic

Foto tratta dal gruppo Facebook I love disco
«Born to be revival». Nostalgia a zampa d'elefante, palla rotante specchiata per incantare lo sguardo e zeppe su cui zompettare: perché Tony Manero non è mai passato di moda ed è tempo per il suo completino bianco di uscire di nuovo fuori dai polverosi bauli della memoria. Stasera, allo Space Electronic di via Palazzuolo, ore 22: «I love disco party». La Firenze discotecara di fine anni '70 era una città «dove si poteva arrivare in macchina fino a piazza della Repubblica ». Così la ricorda il consigliere comunale del Pdl Massimo Pieri, co-organizzatore insieme con l'amico e compagno di partito Paolo Marcheschi del doppio compleanno di stasera: lo Space compie 40 anni, dieci candeline in meno invece per la discomusic e il suo brano emblema, «Born to be alive» di Patrick Hernandez.
IL GRUPPO SU FACEBOOK - Ed ecco che la generazione de «La febbre del sabato sera », sospinta su Facebook dal gruppo «I love disco» fondato da Marcheschi (e che ha raccolto, dallo scorso novembre, oltre 1800 iscritti di ogni età), si ritrova per una sera «nella più internazionale delle discoteche di fine anni Settanta». E festeggia «con obbligo di look alla John Travolta» (info: 335721776). Tutti in pista, «e siamo già più di mille», raccontano gli organizzatori che in collaborazione con Enic meeting & event hanno messo in piedi un happening capace di far risvegliari pruriti danzerecci di personaggi come Carlo Conti, Marco Baldini e Gianfranco Monti, dj allora, inguaribili discomaniaci anche oggi. «Sarà 20 anni che non metto dischi!» ha esclamato Monti, attore e celebre voce radiofonica fiorentina. «Quello è stato il periodo più bello della mia vita: divertimento allo stato puro grazie a un concetto diverso di aggregazione». Ricorda: «Ci divertivamo solo con la musica e le ragazze, in modo ‘‘sano'', e si cominciava alle 22 per chiudere alle 1.30... a esagerare». Non come adesso, che «se non bevi non ti diverti». E poi il look: «Se ripenso a come ci vestivamo mi vergogno, non ricordo dove riuscivo a mettere il mignolo da quanto era tutto stretto: ero veramente un bischero!».
LA FIRENZE DI ALLORA - «Abbiamo cercato di dare un'immagine positiva della Firenze di allora — spiega Pieri — di quando al calcio storico giocavano idraulici e pompieri, pizzicagnoli e vigili urbani, ovvero i discendenti delle antiche arti e mestieri ». In quegli anni a Firenze «si sono formati personaggi di livello nazionale come Conti e Baldini — continua — e dj divenuti oggi artisti di livello internazionale». Carlo Conti, Marco Baldini e tanti altri grandi dj del presente e del passato come Simone Fanfani, Enrico Tagliaferri, Marco Figiani, Riccardo Cioni, ma anche appassionati come Giancarlo Antognoni e Stefano Gabbrielli, saranno alcuni dei protagonisti dell'evento. Ma le vere protagoniste saranno le canzoni, intramontabili, come «Don't let me give to understood» e «I will survive». Monti è sicuro: «È in assoluto la musica da discoteca più bella mai esistita».
Edoardo Semmola19 febbraio 2009 www.corriere.it

sabato 6 dicembre 2008

"Il Billionaire"

Il marchio Billionaire, nato nel 1998, è ormai diventato nel gergo comune un sinonimo di lusso. Inizialmente esso designò una nota discoteca di Porto Cervo in Sardegna, frequentata da molti VIP del mondo dell'industria e della finanza italiana, appartenente a Flavio Briatore, direttore sportivo della scuderia di Formula 1 Renault.
La discoteca di Porto Cervo è collocata tra due promontori e si affaccia sul golfo Pevero. Il locale si trova all'interno di una villa di tre piani, al suo interno si trovano stili mediterranei, ma anche etnici orientali e addirittura egizi. Il locale non ha solo lo scopo del divertimento ma è anche diventato un luogo di comunicazione, già utilizzato in tal modo da aziende anche emergenti come Guru.
Il marchio ora viene utilizzato anche per un secondo locale a Cortina D'Ampezzo, aperto nella stagione invernale. Recentemente è diventato anche un marchio di vestiti e accessori per l'alta moda per uomo chiamato Billionaire Italian Couture. Infine, è stata creata Billionaire life, una società che gestisce i due club e gli altri settori legati all'intrattenimento come Billionaire in Tour, uno spettacolo organizzato nelle varie discoteche d'Italia.
Esistono inoltre Billionaire Magazine, un giornale sul mondo Billionaire, cioè il mondo del lusso e delle belle donne, e un programma televisivo con analoghi argomenti chiamato Billionaire TV trasmesso da Match Music su SKY TV. Viene anche organizzato un concorso di bellezza per diventare ragazza Billionaire.
Nel 2008, in occasione del Gran Premio di Formula 1 di Montecarlo, è stato inaugurato il terzo locale della catena Billionaire presso il Fairmont Hotel, nota struttura alberghiera del principato.

giovedì 4 dicembre 2008

Le terribili Selezioni all'entrata

La maggior parte delle discoteche effettuano all'ingresso una selezione. Essa consiste nel far entrare alcuni elementi e nel non farne entrare altri (in gergo popolare "rimbalzare"). Le selezioni possono avere diversi obiettivi: uno potrebbe essere quello di garantire nel locale la massima sicurezza per i frequentatori; i buttafuori, infatti, si impegnano, in genere, a non far entrare elementi che, per come si presentano, possono suscitare apprensione fra la gente e ad espellere immediatamente quelli che provovano disordini all'interno del locale. Ma spesso le finalità vanno ben oltre la sicurezza: le dimensioni contenute dei locali spingono infatti i buttafuori a dare priorità ad elementi che presentano determinate caratteristiche; in genere le selezioni si basano sull'abbigliamento dei frequentatori; molti locali infatti tendono a richiedere, per chi volesse entrare nel locale, di indossare determinati indumenti, in genere una camicia o una giacca, e a lasciare fuori coloro che non presentano un abbigliamento consono. Sovente, poi, i gestori chiedono che i frequentatori prenotino l'ingresso in anticipo e spesso organizzano delle apposite liste d'ingresso: chi vuole entrare deve indicare all'ingresso la lista della quale vuole fare parte e vengono conteggiate le persone facenti parte di quella determinata lista. Ciò permette ai gestori di controllare meglio l'affluenza nel locale.
Le discoteche possono avere una selezione più o meno rigida a seconda, di solito, della rilevanza di tale locale nel mondo della bellavita. Discoteche come ad esempio l'hollywood, dove è molto frequente che vi entrino personaggi famosi del mondo dello spettacolo, dello sport e del gossip, tendono ad attuare selezioni generalmente molto ferree e il giovane, per entrarvi deve essere fortunato a presentarsi con l'abbigliamento giusto al momento giusto; in alcune, invece, la selezione è pressoché inesistente.
In genere, le discoteche, avvisano la clientela di questa scelta ponendo sui propri inviti la scritta "selezione all'ingresso".
Queste selezioni però vanno contro la legge italiana. Il codice civile infatti cita che "il titolare di un'esercizio pubblico (e la discoteca è a tutti gli effetti un'esercizio pubblico) non può vietare l'ingresso e/o l'usufrutto di beni e/o servizi al cliente che ne corrisponde il dovuto prezzo. L'eccezione è fatta per l'individuo che si presenta in evidente stato violento, di ebbrezza o di alterazione psichica". Gli stessi "buttafuori" non possono respingere una persona all'ingresso e nemmeno allontanarla dal locale: infatti, sempre secondo il codice civile, gli addetti alla sicurezza dei locali possono al massimo limitarsi a trattenere il soggetto ed a chiamare le forze dell'ordine".

Sicurezza in disco



Alcune discoteche si avvalgono ancora di buttafuori per controllare l'accesso al locale e la sicurezza al suo interno,anche se la normativa vigente in Italia ha ormai drasticamente modificato anche questa figura "storica" dei locali mutandola nel nuovo "Responsabile della Sicurezza" . Questa nuova figura è inserita ,quasi sempre,in una struttura aziendale esterna ai locali che con essi stabilisce un contratto di collaborazione improntato sul "Controllo dei flussi delle persone e sul servizio di sorveglianza " del locale. Molte di queste società sono regolarmente dotate di nullaosta Prefettizio che consente appunto di svolgere soltanto attività di controllo sui flussi nei locali poiché la "Sicurezza" è completamente e inderogabilmente delegati solo alle Autorità di Polizia che vigilano sull'incolumità dei cittadini. Altro aspetto della "sicurezza" in ambito (soprattutto,ma non soltanto) della Discoteca è anche il "famigerato" Art 100 T.U.L.P.S (Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) del 1931 che recita:" Il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata" che comporta in alcuni casi anche la chiusura di oltre 30 giorni per un locale nel quale si verificano atti a turbare l'ordine pubblico (quali risse,ferimenti o aggressioni). Molte volte i cosiddetti buttafuori erano coinvolti in incidenti potevano portare le Autorità ad applicare l art 100 e che causavano ingenti perdite economiche ai gestori (per non parlare dei dipendenti che restavano senza lavoro). Per questo motivo in molte città e località turistiche si è preferito sostituire la figura poco professionale ( e a volte di dubbia provenienza ) del buttafuori con una più preparata e professionale,ma che soprattutto possa rispondere della propria responsabilità oggettiva.

mercoledì 3 dicembre 2008

"Gli anni 2000 e la discoteca"

Gli anni 2000 raramente vedranno inaugurare locali di grandi dimensioni e la tendenza resta quella delle piccole discoteche che suonano generi diversi a seconda del tipo di serata. Emerge e si afferma dapprima il disco-bar e poi il disco-dinner. Il primo è un pub ad ingresso libero ma a consumazione obbligatoria e che propone spesso lo stesso tipo di serata delle normali discoteche ma ad un prezzo inferiore. Il secondo è un locale (spesso si tratta di vecchie discoteche o pub di medie dimensioni) che nella prima fascia oraria della serata (20.00 - 24.00) effettua anche il servizio di ristorazione, organizza eventi (meeting), ha uno staff di animazione e nella seconda parte della serata (dalle 24.00 in poi) svolge lo stesso programma dei Disco-bar. Il primo è frequentato prevalentemente da ventenni, il secondo da trentenni. Si afferma come serata di svago anche il venerdì sera. Ad inizio decennio ci sarà anche una vera e propria riscoperta della musica dei decenni passati e quindi del revival: saranno moltissimi i locali e le discoteche che riproporranno la musica degli anni settanta, anni ottanta ed i "mitici" anni sessanta. Le grandi discoteche che hanno caratterizzato gli anni novanta continuano comunque a sopravvivere, soprattutto nelle località estive italiane ed europee (es. Riccione ed Ibiza). Le discoteche più piccole di provincia o di città mostrano una tendenza a scomparire in favore dei disco-bar. Tuttavia, anche nei luoghi di villeggiatura giovanili più famosi come la riviera romagnola ed, all'estero, Ibiza, s'inizia ad affermare il "locale sulla spiaggia": si tratta di stabilimenti balneari adiacenti che accorpandosi, sfruttano lo spazio guadagnato per offrire fino a tarda notte, una valida alternativa alla classica serata in discoteca. Attualmente si rivelano essere la maggiore minaccia di perdita di utili per le vecchie discoteche.Inoltre, dopo un'apparente rinascita negli anni 2000-2002, a metà del primo decennio del terzo millennio subentra una pesante crisi creativa della produzione della musica dance, e ,di riflesso, si assiste ad un significativo calo d'interesse collettivo per le discoteche. Nel 2006 farà scalpore la chiusura della mega-discoteca Cyborg (Attigliano - Tr) dopo 13 anni di attività: di fatto viene a mancare un locale storico del centro Italia che richiamava giovani dal Lazio, dalla capitale, dall'Umbria e dalla Toscana. Per contro c'è un'affermazione del ballo di coppia latino-americano che coinvolge prevalentemente i giovani di età superiore ai 25 anni. Molteplici saranno i locali da ballo che, rinnovati nel nome e negli arredi, proporranno un programma musicale esclusivamente latino-americano. Altrettanto numerose saranno le discoteche di massa che riproporranno la musica dei decenni passati, ospitando talvolta anche gli artisti stessi che resero famosa la dance negli anni 80 e 90.